
BORGOMANERO – 06-03-2022 – La città di Borgomanero si è mobilitata per aiutare la popolazione ucraina: numerose sono le iniziative in atto che hanno già fatto partire scorte di vario genere per il Paese colpito dalla guerra.
Nel pomeriggio di venerdì 4 marzo il sindaco Sergio Bossi con l’assessore ai servizi sociali Franco Cerutti e il presidente del Ciss Enzo Bobice, hanno visitato il centro di raccolta per la popolazione ucraina che si trova in via dell'Acacia, nella zona industriale della Resega.
Il capannone è stato messo a disposizione da Giovanni Pitturru fino alla fine della guerra e in un solo giorno e mezzo è stato convertito a centro di raccolta e smistamento per gli aiuti umanitari che da lì sono già partiti e partiranno ancora alla volta dell’Ucraina, infatti tutti i beni (alimentari, vestiario, medicinali e quant’altro) non verranno lasciati alla frontiera, ma verranno portati direttamente alle popolazioni che ne hanno bisogno, anche ancora più a est di Kiev, fino a dove sarà possibile in base ai repentini cambiamenti di situazioni. Un aiuto è stato dato anche dall’azienda Caleffi che ha messo a disposizione i bancali e dal corriere SDA che ha messo a disposizione una decina di furgoncini per andare a raccogliere gli aiuti nel circondario per chi non ha possibilità di lasciarli al centro.
I referenti del centro sono tre ucraini: Vittoria, Giulia e Andrea. “Loro non vogliono soldi, comprate quando è necessario e portateglielo – ha spiegato il sindaco – servono torce, bende, lacci, pannolini, cibo a lunga conservazione, medicinali. A Borgomanero sono già arrivati 58 profughi e lunedì ne arriveranno altri, presumibilmente donne e bambini. Ci siamo confrontati con la Prefettura: queste persone si devono registrare, chiedo a chi le ospita di recarsi all’ufficio protocollo del Comune per registrarsi. Un altro problema, oltre alla lingue, è che tanti di loro non sono vaccinati”.


