PIEMONTE- 24-09-2022 -- Il comparto calzaturiero italiano continua nella sua ripresa segnando nel primo semestre dell’anno – dopo il +18,7% a consuntivo 2021 – un’ulteriore crescita nel fatturato (+14,5% nel campione di Associati contattati). I dati emergono dall’ultimo report del Centro Studi di Confindustria Moda per Assocalzaturifici, divulgato al Salone Internazionale delle Calzatura Micam, in corso alla Fiera di Milano, che evidenzia inoltre recuperi in valore a doppia cifra sia sul fronte dell’export che negli acquisti delle famiglie italiane.
In Piemonte nel primo semestre 2022 il numero di imprese attive (tra calzaturifici e produttori di parti) ha registrato, secondo i dati di Infocamere-Movimprese, un calo di -2 aziende, tra industria e artigianato, accompagnato da un saldo negativo di -24 addetti. Per quanto riguarda le ore di cassa integrazione guadagni autorizzate da INPS nel primo semestre dell’anno per le imprese piemontesi della filiera pelle, si registra una flessione del -16,7% rispetto allo stesso periodo del 2021: sono state autorizzate 175mila ore. Malgrado il calo, i livelli attuali restano decisamente al di sopra di quelli 2019 pre-Covid (+444%).
Sul fronte dell’export si registra un aumento del +31% in valore sullo stesso periodo dell’anno precedente, tra calzature e componentistica (con un +52,8% sui livelli pre-pandemia di gennaio-giugno 2019). Le prime 5 destinazioni dell’export piemontese, che coprono tre quinti del totale, sono risultate: Francia (+19,2%), Germania (+11%), Spagna (+33,4%), Emirati Arabi (+133,5%) e USA (+60,4%). Marcata invece, come prevedibile, la flessione dell’export verso Russia e Ucraina (-48% nell’insieme), scese rispettivamente al 13° e 48° posto nella graduatoria delle destinazioni regionali; il Piemonte copre il 4,2% dei flussi italiani diretti ai due mercati.
