
NOVARESE - 10-12-2022 -- In occasione della recente Giornata Mondiale del suolo, il circolo territoriale di Legambiente, ha diffuso una nota per sensibilizzare ulteriormente gli Amministratori e le comunità locali sulle criticità e sui rischi per la sicurezza delle persone e degli edifici che derivano dal dissesto idrogeologico, aggravato dai fenomeni meteorologici estremi conseguenti agli effetti del riscaldamento globale.
Partendo dal Rapporto 2021 sulla pericolosità e i fattori di rischio che derivano dal dissesto idrogeologico nel nostro paese, realizzato dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, l’associazione ambientalista ha estrapolato alcuni dati significativi di riepilogo che riguardano alcuni comuni del nostro territorio. Dati che rappresentano uno strumento utile a supporto delle decisioni nell’ambito delle politiche di contrasto al dissesto idrogeologico, applicando politiche e strategie di mitigazione e di pianificazione territoriale.
A fronte di un dato complessivo nazionale che evidenzia come il 18,4% del territorio nazionale viene classificato a pericolosità frane elevata e/o molto elevata e anche con pericolosità idraulica media, il mosaico dei rischi del nostro territorio evidenzia che le situazioni di criticità e di rischi i idraulici e di frane sono presenti anche in diversi comuni. In particolare si rilevano rischi nelle località a valle e fronte lago nel basso Verbano, che oltre ai ben noti rischi di esondazione del lago Maggiore sono soggetti anche a possibili esondazioni dei torrenti che scendono con percorsi ripidi dalle colline dell’entroterra e di conseguenza anche con situazioni di rischi di frane. Rischi idrici elevati sono evidenziati anche nelle località lungo l’asse del percorso del torrente Agogna e sulle colline del Cusio.


