VERBANIA - 02-04-2023 -- La lite, nel primo periodo post lockdown, era nata per alcuni lavori di ristrutturazione che un artigiano aveva effettuato nell’abitazione del Cusio novarese di una coppia di coniugi.
Le parti s’erano accordate per sistemare il bagno e il lavoro era stato fatto. Non del tutto – sostennero i proprietari, restii a corrispondere la cifra richiesta dall’imprenditore: 5.000 euro. La ritenevano eccessiva e, come spesso accade in questioni di questo genere, il dissidio si stava trascinando senza che ciascuno si muovesse dalle proprie posizioni.
Fu allora che, in almeno un paio di occasioni, l’artigiano chiamò le controparti diventando insistente, pressante, e arrivando a utilizzare toni minacciosi.
Che, trasferiti alle forze dell’ordine in una denuncia, sono diventati capo d’imputazione per tentata estorsione. Riconducendo la portata del dissidio a una questione civile e ridimensionando l’episodio, la difesa ha chiesto l’assoluzione, che il giudice ha riconosciuto derubricando comunque il reato alla meno grave minaccia, dalla quale l’ha assolto.


