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device telemedicina

NOVARESE - 11-05-2023 --Grazie all’impegno congiunto della Fondazione Banca Popolare di Novara e dell’Associazione Pronefropatici “Fiorenzo Alliata” di Borgomanero, sono stati donati ai 3 Distretti dell'Asl di Novara (Nord, Sud e Città di Novara) e alla Struttura Cure Palliative 15 dispositivi per la telemedicina.
La presentazione di questa importante donazione di dispositivi per l’esecuzione di visite e prestazioni sanitarie al domicilio, che consentirà al medico di visitare il paziente al domicilio, rimanendo nel proprio ambulatorio collegato da remoto, si è svolta mercoledì 10 maggio presso la sede della  Fondazione Banca Popolare di Novara.
Nel primo progetto i piccoli pazienti con malattie acute o croniche potranno essere curati ed assistiti a casa da parte dei Pediatri di libera Scelta con un collegamento informatico da remoto e con il supporto dei genitori che raccoglieranno le informazioni da trasmettere al medico con l'aiuto dei device, mentre con il secondo progetto i medici e gli infermieri del servizio di Cure Palliative dell'Asl Novara potranno monitorare più frequentemente le condizioni dei pazienti in fase avanzata di malattia.
I device donati sono di due tipologie:
• professionali cioè  ad uso esclusivo degli operatori sanitari
• laici per un utilizzo anche da parte di familiari o caregiver non sanitari.

Nel progetto per la Pediatria, il Curante potrà indirizzare il genitore o i familiari a recarsi nella sede del Distretto per il ritiro del dispositivo "laico" da tenere in casa per tutto il periodo del monitoraggio per poi riconsegnarlo al Distretto al termine delle cure. In questo modo un bambino con una patologia acuta o cronica potrà essere meglio controllato dai genitori, sapendo che i dati, che raccoglieranno loro stessi a casa, saranno inviati dal sistema al Pediatra che potrà controllare il bambino dall'ambulatorio e dare consigli sulle cure e sui provvedimenti da prendere.


Nel progetto per le  Cure palliative, la messa a disposizione di un dispositivo "professionale" consentirà all'infermiere dell’unità di cure palliative territoriali, presente a casa del malato più frequentemente del medico palliativista, di curare ed assistere a casa  i pazienti in fase avanzata di malattia, attraverso il sistema di tele-visita e telecontrollo, soprattutto in caso di aggravamento della condizione clinica e sintomatologica o al presentarsi di una nuova condizione di necessità, con l'obiettivo di offrire la miglior qualità di vita possibile e contrastare il senso di solitudine che, malgrado gli sforzi degli operatori, il paziente con  malattia inguaribile può avvertire.


Il personale sanitario infatti, opportunamente formato, coadiuverà il medico palliativista nell’esecuzione di visite mediante un sistema di tele-visita e telecontrollo, permettendo una più costante assistenza medica in caso di peggioramento del paziente.

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