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BORGOMANERO- 21-08-2023-- Il sindacato della Polizia Siulp esprime disagio alla notizia che l'ex caserma PolStrada di Borgomanero sarà trasformata in un centro di accoglienza per i rifugiati:

"La segreteria provinciale del Siulp novarese- si spiega- apprende dagli organi di stampa la notizia che la ex caserma del Distaccamento Polizia Stradale di Borgomanero sarà adibita in un centro di accoglienza per 70 rifugiati fino al 31.12.2023.

Lungi dal Siulp novarese il voler risultare inaccogliente verso chi fugge da guerre e persecuzioni, ci sorprende però il fatto che la PolStrada sia stata sfrattata da Borgomanero dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza e dal Ministero dell’Interno in virtù dell’esigenza di effettuare “importanti” risparmi economici di gestione, nonchè per rinforzare il Distaccamento Polizia Stradale di Arona, attraverso l’accorpamento degli appartenenti al Distaccamento di Borgomanero.

Oggi, sempre attraverso gli organi di stampa, veniamo a conoscenza del fatto che la struttura ospitante la PolStrada borgomanerese viene riaperta per ospitare dei rifugiati, quindi a spese dello stesso Ministero dell’Interno, che ha operato affinchè la PolStrada borgomanerese venisse sfrattata, quindi verranno riattivate tutte quelle utenze (luce, acqua, gas e telefonia) che il Dipartimento e il Ministero hanno usato per giustificare politicamente e amministrativamente la chiusura del Distaccamento e che verranno effettuati i lavori di adeguamento strutturale dell’edificio, giustamente e necessari. Lavori che non sono mai stati effettuati mentre era in funzione ed agibile la PolStrada borgomanerese.

Tutto questo lascia l’amaro in bocca a tutti quelli che hanno lavorato dal 1965 al 2021 in quell’Ufficio e alle migliaia di cittadini borgomaneresi che si sono presentati spontaneamente, formando lunghe file con il documento d’identità in mano (documentate anche dai giornalisti dei media locali e provinciali) al gazebo posizionato dal Siulp nella centralissima Piazza Martiri nel febbraio del 2020, per scongiurarne la chiusura.

Inoltre, ciliegina sulla torta, il rafforzamento del Distaccamento PolStrada di Arona non è avvenuto, in quanto, prima di questi fatti contava 16 operatori e il Distaccamenti di Borgomanero 8. Quindi sarebbe dovuto diventare un Ufficio con 24 operatori, invece, per varie situazioni a due anni di distanza dalla “fusione a freddo”, gli operatori presso il Distaccamento di Arona sono tornati ad essere 16.

Quindi, come preventivato dal Siulp novarese, l’operazione ha di fatto eliminato un presidio della PolStrada dal medio alto novarese senza alcun vantaggio operativo. Infatti, oggi, la PolStrada aronese si ritrova ad avere lo stesso numero di operatori che aveva prima dell’accorpamento, con lo svantaggio di avere il raddoppio della competenza territoriale in termini di vigilanza stradale, nonché di controlli di Polizia Amministrativa di competenza settoriale.

Quanto avvenuto, la riteniamo una vera e propria presa in giro nei confronti della collettività del medio alto novarese che si sono visti privare di un importante Presidio dello Stato, nonchè verso i servitori dello Stato che hanno prestato servizio in quell’Ufficio".

 

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