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cavaglio archeologia

CAVAGLIO D’AGOGNA – 25-01-2024 -- Una serata molto interessante quella organizzata dalla biblioteca comunale cavagliese. Lo scorso venerdì sera, in Comune, la presidente della biblioteca, ex professoressa Graziella Guittini, ha introdotto la relazione dell'archeologa nostrana Gloria Chiappin che, insieme alla sua collega Elena Poletti, ha incuriositi i numerosi presenti.
La prima ha spiegato di che cosa si occupa l'archeologia, ovvero studia la ceramica, i templi, le tombe, le ossa umane e gli ossi animali (si chiamano ossi e non ossa), semi, pollini, architettura delle case e così via. Ha informato che dal 1909 ogni reperto trovato è di proprietà dello Stato finendo nel raccontare una delle sue esperienze di lavoro al Sito di Selinunte che è del 600 a.c. in cui è andata con altri studenti dell'Università Statale di Milano, hanno lavorato al sole, al caldo e sotto la pioggia.
Una curiosità: l'archeologo dovrebbe collaborare con le forze dell'ordine quando si pensa di trovare un cadavere sotto la terra perché l'archeologo capisce se la terra è stata spostata il giorno prima o da una settimana, ma non si trovano archeologi che vogliono svolgere questo compito, a Milano ce n'è solo uno.
L'altra archeologa ha parlato dei sei musei della nostra zona da Domodossola al castello di Novara. L'archeologo territoriale ha il compito della divulgazione museale. Da noi non si trovano ossa perché il clima è umido. A Pombia si è trovata la birra più antica. La sabbia del Ticino è molto adatta per fare il vetro, infatti sono state ritrovate ampolline a forma di uccellino di vari colori. Queste alcune delle interessanti informazioni emerse.

 

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