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MAGGIORA – 21-03-2024 -- Gli Amministratori del Comune di Maggiora, che non hanno dato parere favorevole alla richiesta di ampliamento della discarica impianto D1 per rifiuti inerti in deroga ubicata in località Fornaci, esprimono nuovamente le proprie perplessità perché si ritiene che sul piatto della bilancia decisionale non siano stati presi in considerazione, come avrebbero meritato, alcune importanti criticità.
“L’aspetto che preoccupa maggiormente è la vicinanza dell’impianto alle case e alle aziende agricole e produttive limitrofe. Le distanze sono molto ridotte: 150 metri circa dall’azienda agricola produttore di latte e 200 metri circa dalle più vicine abitazioni. Siamo sconcertati che questo dato non venga in alcun modo preso in esame, in quanto a nostro avviso i cittadini che vi abitano meritano la stessa tutela che merita l’ambiente ed il corridoio ecologico di cui si parla tanto in questo periodo. Riteniamo che i cittadini limitrofi non siano stati adeguatamente tutelati e che sia stato scarsamente considerato l’impatto su di essi":  queste le parole di Sara Conti (Assessore), Elisa Toffoli, Cinzia Carai, Emanuele Poggia e Maurizio Carolo (Consiglieri).

"È inoltre preoccupante che tutto ciò possa avvenire a ridosso di una strada provinciale che per Maggiora è uno dei tre varchi principali di ingresso al paese. Pertanto, continuare ad insistere sul traffico di questa strada, in cui negli anni ci sono stati numerosi incidenti anche mortali, francamente ci sembra continuare a negare un problema serio che ben comprende chi la percorre frequentemente e si trova a dover porre una particolare attenzione quando incrocia mezzi di dimensioni importanti. Inoltre i bacini previsti dal progetto saranno realizzati effettuando nuove escavazioni con asportazione di materiale naturale per poi sostituirlo con un rifiuto. La pianura a sud di Maggiora è sempre stata un’area vocata all'agricoltura dove ogni singolo appezzamento di terreno è storicamente stato coltivato a orto, foraggio e vigneto e molti lo sono tuttora. Quindi, riteniamo che non trovi alcun fondamento la definizione di area degradata, sostenuta dai promotori dell'ampliamento della discarica. Inoltre, proprio in relazione alla posizione ed alle dimensioni che interesseranno l’area di ampliamento, riteniamo che non possa essere trascurato l’aspetto dell’impatto visivo a cui si assisterà poiché non si tratta di un piccolo ampliamento ma verrà triplicata la superficie attualmente occupata rendendo l’estetica di quel luogo molto sgradevole. Siamo mortificati che questa zona venga privata della sua bellezza estetica ricca di verde e di natura, con una grande estensione di prati e campagne e che gode di una meravigliosa vista sulle montagne; siamo mortificati che i cittadini che vi abitano vengano privati di tutto questo anche perché non vi sono garanzie relative al ripristino dello stato dei luoghi. Poiché, questa parte di territorio è l’unico che si presta all’espansione del nostro Paese, concedere l’ampliamento significa chiudere Maggiora alla possibilità di nuovi insediamenti abitativi o produttivi che porterebbero crescita e benefici a tutto il Paese, non solo in termini commerciali ed economici ma anche in termini di aumento demografico con conseguente consolidamento dei servizi esistenti. In un territorio svalutato nessuno sceglierebbe di vivere. Per noi è inaccettabile che si sia espresso parere favorevole a questo progetto perché significa che si è deciso per la svalorizzazione e la compromissione non solo di un territorio, ma di un intero paese”.

 

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