BORGOMANERO - 27-05-2024 -- Sei spettacoli: tre di teatro e altrettanti di musica. E’ questo il programma, dal 6 giugno al 19 luglio, dal titolo “Palcoscenico Marazza – edizione zero del Festival di Teatro e Musica”, presentato nella mattinata di venerdì 24 maggio a Villa Marazza.
Gli spettacoli, previsti nel cortile interno della Villa, sono una co-progettazione e co-produzione di Guido Tonetti con la Fondazione Marazza e con la collaborazione artistica di Pierpaolo Sepe. L’ingresso è libero. Gli spettacoli inizieranno alle 21.15 e il pubblico dovrà essere “in sala” entro le 20.30.
L’inizio è previsto per giovedì 6 giugno con “Questa sono io” del Teatro dei Passi di e con Eleonora Visco Gilardi, ispirato al romanzo “la donna allo specchio” di Eric Schmitt.
Secondo appuntamento venerdì 14 giugno con “The Boy’s blood – i giorni di Dino Campana” a cura del teatro delle Selve di Franco Acquaviva, con Franco e Stefano Acquaviva.
Martedì 18 giugno, quartetto d’archi “Erinni”.
Martedì 2 luglio, “La Banalità del mare”, Cabiria Teatro, di Mariano Arenella, Maurizio Patella e Marco Caligari, con Mariano Arenella e Elena Lombardo al violoncello.
Venerdì 12 luglio, quintetto d’ottoni “Corner Brass Quintet”.
La chiusura è prevista per venerdì 19 luglio con l’Ensamble Barocco “il fortunale”.
Guido Tonetti ha voluto sottolineare che <<Si è preferito operare scelte, nel realizzare la manifestazione, che coinvolgessero gruppi e compagnie del territorio; abbiamo voluto chiamarla edizione zero perché sperimentale, nella quale tutti, ideatori, organizzatori e collaboratori, saranno chiamati a mettersi in gioco>>.
Francesco Valsesia, Assessore alla Cultura ha evidenziato che <<con questo progetto si amplia la proposta culturale su Borgomanero>> chiude poi <<ringrazio Guido Tonetti e la Fondazione Marazza per questa iniziativa >>.
In caso di cattivo tempo gli spettacoli saranno rinviati alla sera successiva. Perdurando le condizioni di maltempo, gli stessi saranno annullati.
Nella foto, da sinistra Niccolò Chiumarulo, Guido Tonetti, Giovanni Cerutti e Francesco Valsesia.


