CUREGGIO - 24-11-2017- Cureggio capitale del
vino per due giorni. Trentanove produttori che presenteranno oltre 100 etichette: è questo il biglietto da visita della seconda edizione di “Motivo di Vino”, la rassegna enologica organizzata a Cureggio dalla Pro Loco, domenica 26 novembre e lunedì 27 novembre, nella patria della “Cipolla bionda di Cureggio e Fontaneto”, unico Presidio Slow Food della provincia di Novara. Come per l'edizione 2016, ciò che contraddistingue “Motivo di Vino” è il suo forte radicamento nel territorio. Tutti i produttori appartengono rigorosamente all’Alto Piemonte (dal Biellese al Novarese, passando per il Vercellese), un terroir che ha caratteristiche uniche al mondo, con un patrimonio geologico notevolissimo, un ambiente vocato da sempre alle produzioni di qualità, ma che spesso non è conosciuto anche tra gli stessi residenti. Non per niente l’evento gode dei prestigiosi patrocini dell’Associazione italiana sommelier di Novara, dell’Agenzia turistica della provincia di Novara, nonché del prezioso sostegno del Consorzio di tutela Nebbioli Alto Piemonte e del Comune di Cureggio. L’edizione 2017 di “Motivo di Vino” si svolgerà in contemporanea con la ormai celebre “Festa della creatività natalizia” di Cureggio, domenica 26 novembre, dalle 11 alle 17: un red carpet guiderà i visitatori dal centro storico all’Auditorio di via San Rocco, dove si trova il salone di degustazione. Il biglietto d’ingresso a 15 euro consente l’assaggio di tutte le etichette presenti. Ad accompagnare la degustazione due “eccellenze di terroir”: il risotto cucinato dallo chef Gianluca Zanetta dell’agriturismo “La Capuccina” di Cureggio (No) e il gorgonzola artigianale dolce DOP del caseificio Mauro Vagadore di Vaprio d’Agogna (No), che ha appena ottenuto la Targa di eccellenza a Bra nell’ambito di Cheese. Lunedì 27 novembre, invece, “Motivo di Vino” sarà riservato agli operatori del settore: i ristoratori della zona incontreranno i nostri viticoltori. Un rendez-vous che vuol essere un incentivo a lavorare in sinergia per rilanciare l’enogastronomia altopiemontese.