BORGOMANERO-04-05-2018-Assolto “perché il

fatto non costituisce reato”. Si è chiuso con questa sentenza il processo a carico di R.G., chirurgo in servizio al reparto di otorinolaringoiatria dell’Ospedale di Borgomanero, difeso dall’avvocato Stefano Allegra, chiamato dalla procura di Novara a rispondere dell’accusa di omicidio colposo per la morte di un paziente settantenne, avvenuta all’Ospedale Maggiore di Novara 40 giorni dopo l’intervento. L’uomo era stato operato a Borgomanero il 2 dicembre del 2013 per l’asportazione di alcuni polipi al naso ma nel corso dell’operazione era stata lesionata una lamina, problema che era stato risolto nell’immediatezza. Il 12 gennaio il paziente arrivò al pronto soccorso del presidio borgomanerese in stato di incoscienza; fu sottoposto ad una Tac che evidenziò la presenza di aria nel cervello; dal presidio di Borgomanero partì una richiesta consulenza alla neurochirurgia del Maggiore di Novara e la risposta fu di sottoporre il paziente a trattamento antibiotico. Ma nonostante tutto il problema si ripresentò, con un altro accesso al pronto soccorso di Borgomanero, anche qualche giorno dopo e l’uomo a quel punto fu trasferito a Novara dove, in seguito ad un’emorragia, fu ricoverato nel reparto di terapia intensiva nel quale morì qualche giorno dopo. Per quella morte la procura di Novara ha chiamato a risponderne il chirurgo borgomanerese, intervenuto per primo sul paziente, ma il giudice lo ha assolto con formula piena (lo stesso pubblico ministero aveva chiesto l’assoluzione perché “non esiste alcun nesso di causalità tra l’intervento eseguito a Borgomanero e il decesso del paziente. I periti hanno riferito che l’otorino fece tutto a regola d’arte”).