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borgo convegno no profit

BORGOMANERO-27-05-2018 - Con la seconda

giornata di convegno intitolato “Riforma del Terzo Settore: sfide ed opportunità”, tenutosi presso l’auditorio don Cavigioli, si è concluso a Borgomanero un momento importantissimo per il mondo no profit novarese. Durante le due giornate diversi relatori hanno ripercorso la nascita della legge entrata in vigore lo scorso 3 agosto 2017 e che vede diverse opportunità, ma anche alcuni nuovi adempimenti, che mirano a raggiungere una maggiore trasparenza. Sabato 26 maggio, dopo i consueti saluti istituzionali dei diversi partner che hanno fatto squadra nell’organizzare il momento formativo, Guido Bonfante, professore di diritto commerciale dell’Università di Torino e presidente della fondazione per lo studio r la documentazione delle società di Mutuo Soccorso, ha sottolineato come sia importante agire facendo una ricognizione degli statuti e delle attività che vengono svolte dalle associazioni poiché con la nuova riforma si potranno svolgere attività secondarie che permettano un sostentamento, e non un lucro, dell’ente. Il relatore ha segnalato anche come cambia la responsabilità degli amministratori trasformandosi da illimitata a limitata. Federico Moine, dottore commercialista, ha invece richiamato tutti gli aspetti positivi che a riforma del Terzo Settore e, in particolare l’iscrizione al registro Unico Nazionale del Terzo Settore, importante strumento per mappare le realtà no profit ancora in fase di sviluppo, comporterà, ad esempio: la partecipazione a finanziamenti europei, in particolare al fondo sociale europeo, rapporti privilegiati con la pubblica amministrazione, utilizzo di spazi pubblici a titolo gratuito e le sedi che potranno avere qualsiasi destinazione d’uso, compatibilmente con lo statuto dell’associazione, superando la semplice destinazione dell’immobile dettata dal piano urbanistico comunale. Ha partecipato all’incontro anche Augusto Ferrari, assessore alle politiche sociali della Regione Piemonte, che ha descritto la riforma, come un cambio di visione della pubblica amministrazione e degli enti e così afferma: "La Riforma viene prima e va oltre le istituzioni. L’articolo 55 già dal titolo chiede, in attuazione ai principi di sussidiarietà, capacità di co-porgettazione e di cooperazione".

Samuel Piana

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