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SAN MAURIZIO D’OPAGLIO -15-07-2018 - La tappa di Goletta

dei Laghi 2018 sul lago d’Orta ed i recenti casi di inquinamento che hanno interessato San Maurizio d’Opaglio, sono stati l'occasione per accendere i riflettore sulla situazione di salute del lago cusiano rinato dopo l’intervento di liming avvenuto ormai più di 25 anni fa. Ad organizzare la tavola rotonda denominata " Industria, turismo ed ecosistema lacustre. La ricerca continua dell’equilibrio” è stato il circolo di Legambiente “Gli amici del lago”, presieduto da Massimiliano Caligara, in collaborazione con l’Ecomuseo del lago d’Orta e Mottarone, presso il Teatro degli  Scalpellini di San Maurizio d’Opaglio venerdì, 13 luglio. Durante l’incontro, Simone Luglio responsabile nazionale di Goletta dei laghi ha messo in evidenza come ci siano diverse criticità sul lago, in particolare è risultato fortemente inquinata l’area presso lo sfioratore lungolago Beltrami a San Maurizio d’Opaglio che rimane potenzialmente molto frequentato dai bagnanti, nonostante la presenza di cartelli di divieto. Giovanni De Bernardi, presidente dell’Ecomuseo, ha presentato l’iniziativa del contratto di lago che da qualche mese si sta portando avanti con le prime dichiarazioni di intenti firmate da enti ed associazioni attente al bene del lago, mentre Ugo e Luca Pettinaroli, di AVR, Associazione Nazionale Industria Valvole e Rubinetti, hanno presentato alcuni importanti dati sull’economia basata sulla lavorazione rubinettaia e l’importanza di far raggiungere a tutte le aziende, anche le più piccole, la certificazione ISO 140001. Camillo Paffoni ha racontato l’esperienza del Consorzio acque reflue industriali, mentre Oreste Pastore, presidente del Distretto Turistico dei Laghi, ha sottolineato come il turismo abbia necessità di un territorio sano come condizioneneceessaria per il suo sviluppo ma anche come la stessa attività turistica debba sempre più essere orientata alla conservazione del paesaggio. Nicoletta Riccardi, dell’Istituto CNR, ha presentato il progetto RIS-Orta e l’idea che le cozze possano diventare ottime biosentinelle dell’ecosistema lacustre. Presenti alla giornata anche il consigliere regionale Domenico Rossi,Anita Bordoni, Confartigianato Imprese Piemonte, Andrea Gallina, Amministratore Delegato di Acqua Novara-VCO, Cesare Bermani, associazione culturale Ernesto Ragazzoni e il gruppo FAI Lago d’Orta che con la rappresentante Nicoletta Galbani ha lanciato la candidatura del lago d’Orta come “luogo del cuore FAI” 2018. A concludere l’incontro è stato Stefano Ciafani presidente Nazionale Legambiente che ha ricordato come l’introduzione della legge sugli ecoreati stia dando i primi frutti: L’anno scorso sono state 538 le ordinanze di custodia cautelare e nel solo 2017 sono state più di 6000 le persone denunciate per reati contro la biodiversità.

Samuel Piana

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