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BORGOSESIA - 26-07-2018 - Alcuni sindaci

valsesiani hanno protestato per la chiusura estiva (1 agosto-30 settembre) del punto nascite dell'Ospedale di Borgosesia deciso dall'Asl di Vercelli. La decisione è stata presa a causa della carenza di medici specialisti. Alla protesta erano presenti i sindaci di Varallo, Eraldo Botta (che, come riferisce l'Ansa, si è incatenato alla porta d'ingresso), quello di Borgosesia, Paolo Tiramani, e quello di Gattinara, Daniele Baglione. Dal canto suo l'Asl Vc, in una nota sottolinea la necessità di "garantire la sicurezza delle future mamme e dei neonati". L'attività della sala parto e del pronto soccorso ostetrico sarà quindi sospesa temporaneamente nel periodo indicato. "Continuano  ad  essere  garantiti  tutti  i  servizi  di  assistenza  in ambulatorio e consultorio sia pre-parto che post-parto e le attività ambulatoriali pediatriche. -prosegue la nota - Per questo periodo  l’Asl di Vercelli ha attivato un piano per accompagnare le donne in procinto di  partorire  nei  mesi  di  agosto  e  settembre  e  assicurare  loro  una  presa  in  carico  completa  e personalizzata.  In  queste  ore  tutte  le  future  mamme  sono  state,  infatti,  contattate  dagli  operatori dell’Asl di Vercelli ed è stato fornito loro anche il nome di un’ostetrica di riferimento che avrà il compito  di  seguire  la  futura  mamma fino  al  momento  del  parto  che  avverà  presso  l’altro  punto  nascita dell’Azienda. In tale periodo a Borgosesia saranno sempre presenti personale ostetrico e ginecologo per le attività di  ambulatorio  e  consultorio diurne. Inoltre  vi  sarà  sempre un’ostetrica  h24  per  valutare eventuali  situazioni  particolari  di  urgenza che  possano  determinarsi  e  che  richiedano  un intervento  più  immediato,  prevedendo  il  trasferimento  della  partoriente  presso  il  punto  nascita  più adeguato   in   base   alle   condizioni   cliniche,  garantendone  l’accompagnamento  in  ambulanza. Verranno  inoltre messi a disposizione, a carico dell'Asl Vc, alloggi  temporanei  a  Vercelli  per potere  assicurare  un  monitoraggio  giornaliero a  quelle  donne  per  le  quali  lo  specialista  ha  già sconsigliato di tornare a casa".

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