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TORINO - 28-07-2018 - L'assessore regionale alla Sanità, Antonio Saitta, è intervenuto sulla situazione della chiusura temporanea del punto nascite dell'Ospedale di Borgosesia, decisione contestata da molti sindaci valsesiani. “L’incontro con i sindaci del territorio dimostra che da parte della Direzione generale dell’Asl di Vercelli c’è la volontà di interloquire e di spiegare le ragioni di una scelta che non è improvvisa, ma deriva da una carenza di medici: un problema di carattere nazionale che più volte abbiamo sollevato in varie sedi e che solo l’intervento del Governo può sbloccare. In molte regioni d’Italia si stanno verificando problemi di chiusura di reparti per carenza di medici", ha detto Saitta.“L’Asl di Vercelli ha per tempo fatto tutti i tentativi per reperire il personale medico necessario per consentire al presidio di Borgosesia di far partorire le madri in condizioni di sicurezza anche nel periodo estivo- dice Saitta. La nostra indicazione, come Assessorato, è di continuare a perseguire tutte le strade praticabili, nel rispetto delle leggi, per risolvere il problema, anche ricorrendo all’utilizzo di cooperative o di soggetti privati, purchè in possesso dei requisiti di professionalità richiesti". L'assessore ha inoltre ribadito che non c'è intenzione di chiudere definitivamente il punto nascite e neppure l'ospedale: “Intendo anche ribadire, a scanso di equivoci e strumentalizzazioni, che sono del tutto infondate le voci che collegano la temporanea chiusura del punto nascita per le ragioni più volte illustrate in queste ore (carenza di medici ed esigenza di sicurezza delle partorienti) con fantasiose ipotesi di chiusura definitiva del punto nascita o addirittura dello stesso ospedale Santi Pietro e Paolo di Borgosesia”.

 

 

 

 

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