
BORGOMANERO - 05-04-2019 - Dopo gli spettacoli di Caravaggio e Michelangelo degli anni passati, anche Leonardo, andato in scena ieri sera ha riempito quasi interamente il teatro Nuovo. Il professor Vittorio Sgabi è così tornato a Borgomanero per lo spettacolo fuori abbonamento di "Borgomanero in scena e in gita" riproponendosi già per il prossimo anno con Raffello. Quasi tre ore di spettacolo con momenti di grande cultura e altri un po' più volgari, come è nella natura del critico d'arte ferrarese. "Leonardo è più vicino a noi rispetto agli altri artisti di cui ho già parlato, non ha fatto niente e la sua opera è un fallimento - ha detto provocatoriamente Sgarbi sottolineando, per tutto lo spettacolo, che fosse un artista più avvezzo al divertimento che al lavoro - non è uno specializzato in qualcosa, ma un curioso di tutto. Era bizzarro perchè scriveva al rovescio e non conosceva il latino, quasi come esser analfabeti oggi". Sgarbi ha passato in rassegna le poche opere da lui realizzate e quasi tutte incomplete ponendole spesso a confronto con altre andando in ordine cronologico e tracciando i passi dell'esistenza di Leonardo Da Vinci passando da Firenze, Milano e il Veneto. Tra queste il ritratto dedicato de "Dama con l'ermellino"; l'uomo vitruviano; il suo autoritratto; "Ultima cena", il cenacolo di Santa Maria delle Grazie a Milano dipinto, per pigrizia, con tecnica a secco e non a fresco e per questo conservatosi così male e per finire "Gioconda", l'opera più conosciuta e imitata al mondo custodita al Louvre di Parigi. "Questa è una donna vera, guarda tutti, è compiaciuta della sua perfezione".


