
MAGGIORA –-11-04-2019- Sono stati 43 i partecipanti alla 19 a Camminata – pellegrinaggio da Maggiora al Sacro Monte di Varallo Sesia, svoltasi sabato 6 aprile. In 29 sono partiti alle 4.45 dall'area autocross, appositamente illuminata dagli amici dello Sport club Maggiora; altri 14, si sono aggiunti alle 8.15 all’incrocio con la strada della Cremosina.
Le condizioni meteo, nuvoloso ma senza pioggia, hanno assecondato lo sforzo degli organizzatori e permesso di apprezzare appieno, lungo i 33 chilometri del percorso, le bellezze delle nostre colline e dei paesi e frazioni attraversati: Castagnola, Rasco, Bertagnina, Rastiglione, Orsanvenzo,Valpiana, Merlera, Zagro,Piana dei Monti,Cadarafagno, Castagneia, rifugio Primatesta al monte Briasco, Alpe Piaggia, Roccapietra, Cilimo,Madonna di Loreto e, infine, Varallo Sesia e la basilica dell’Assunta al Sacro Monte.
Non sono mancati momenti ufficiali: alla cappella del Palgo, con il gruppo Ana di Orsanvenzo, ci sono stati l’alzabandiera e l’omaggio ai Caduti, al suono dell’inno nazionale; alla sella di Crosiggia, si è reso onore al cippo partigiano che ricorda la nascita del movimento resistenziale valsesiano, con un trombettiere del posto che dopo l' “Attenti” ha suonato "Valsesia", l'inno della Resistenza.
Emozionante, come sempre, è stato l'attraversamento del centro storico di Varallo e la salita al Sacro Monte in ordinato corteo, aperto dallo striscione del gruppo Ana di Maggiora, i gagliardetti dei gruppi Ana di Maggiora, Borgomanero, Gargallo, Gozzano (cui si è aggiunto al Sacro Monte quello di Ghiffa), con bandiere tricolori portate da quattro camminatrici, al suono degli inni degli Alpini.
Alle 16.15 il corteo è arrivato nel piazzale della basilica; giusto il tempo per un breve ristoro per poi assistere alla messa, celebrata dal rettore padre Giuliano alla presenza del coro Alpe Pianello di Maggiora, che ha magistralmente accompagnato il rito concluso con un coinvolgente “Signore delle cime”.
Durante la Santa Messa è stata anche ricordata la figura di don Franco Mora, già parroco di Ghiffa e Maggiora, nativo di Santa Cristina di Borgomanero, promotore nell'aprile 2000 – pochi mesi prima della morte – di questa camminata: «cammino, fatica, silenzio, incanto, contemplazione», così sintetizzò nei suoi scritti il significato di questa iniziativa; un ricordo è stato anche rivolto al sindaco di Maggiora Giuseppe Fasola, recentemente scomparso dopo breve malattia, e ai tanti amici che in questi anni ci hanno lasciato.
Ad alleviare le fatiche della camminata, hanno contribuito i gruppi Alpini della zona – in particolare di Orsanvenzo e Roccapietra – che hanno organizzato punti di ristoro e l’associazione Amici della montagna di Borgosesia, che ha per l’occasione aperto il rifugio Primatesta alla Sella di Crosiggia, offrendo ai partecipanti un apprezzatissimo spuntino.
Va, infine ricordato l’impegno del capo-gita Claudio Oberti e di tutti i volontari che, collegati via radio, hanno consentito il migliore svolgimento in sicurezza della camminata, nonché il comportamento di tutti i partecipanti che hanno seguito coscienziosamente le indicazioni via via fornite e che nella condivisione della fatica (circa 1.600 metri di dislivello positivo) hanno saputo creare un clima di reciproca amicizia.


