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costanza arbeja

OLEGGIO - 26-04-2020 -- Anche quest'anno

Costanza Arbeja, “Nini” la partigiana combattente, nonostante le limitazioni imposte dalla situazione sanitaria, non ha voluto mancare ai vari appuntamenti per portare la sua testimonianza di partigiana, di combattente per la libertà. Ha voluto mandare un messaggio scritto pregando il Sindaco di Oleggio di leggerlo durante la cerimonia di ieri mattina davanti al monumento dei caduti. Non solo anche Radio Popolare che per l’occasione ha creato corteo virtuali per raccontare la lotta di liberazione ha voluto inserire nel corteo partito da Domodossola anche la testimonianza della “Nini”, una delle pochissime partigiane ancora in vita del nostro territorio. Costanza a 93 anni compiuti il 16 settembre dello scorso anno ha una lucidità e una memoria invidiabile e il racconto della sua intensa attività partigiana è ricco di particolari e spunti di riflessione.
Questo il testo letto dal sindaco di Oleggio, Andrea Baldassini:


"Avrei voluto essere qui, con i cittadini e le autorità oleggesi, a commemorare i caduti della Resistenza e della Lotta di Liberazione e festeggiare una data molto importante che da sempre porto nel cuore.
A soli 17 anni, il 22 dicembre del ’43 vidi nella piazza di Borgosesia 10 corpi (tra questi anche miei cari amici) assassinati dai fascisti sanguinari della Tagliamento. Di fronte a quella orrenda strage il mio animo fu profondamente scosso, non potevo rimanere indifferente e decisi con convinzione di diventare anch’io una “bandita” (come ci chiamavano i fascisti e i nazisti), di dare il mio contributo per dire basta a vent’anni di dittatura, di guerre e di morti. Entrai nel movimento partigiano come crocerossina militare, come partigiana combattente.
È stata una scelta che ha significato lasciare a allontanarmi dai miei genitori, dalle mie sorelle, sacrificando gli anni più belli della mia gioventù; non ho però nulla da rimproverarmi e se potessi tornare indietro rifarei tutto, ma proprio tutto!
Ho vissuto i 20 mesi della lotta partigiana intensamente superando paure e avversità. Ho conosciuto da un lato la brutalità dei sanguinari fascisti e nazisti e dall’altro l’umanesimo partigiano. Ho conosciuto la solidarietà e il grande contributo della popolazione. Anche tanti comandanti da Nello, al capitano Bruno, Rastelli e altri.
Nel mio piccolo penso di aver fatto la mia parte per sconfiggere la belva nazifascista, per costruire un mondo di pace e di fratellanza, un’Italia antifascista e repubblicana con una meravigliosa Costituzione nata dalla Resistenza sulle montagne e nelle pianure e il sacrificio di 100mila morti.
Fate in modo di trasferire ai vostri cari, ai vostri figli e nipoti i valori della Resistenza e le ragioni di questa grande lotta di popolo.
Il 25 aprile è, per me, la fine della dominazione nazifascista, l’inizio di una nuova era di pace, di libertà e democrazia, il giorno più bello, la festa più bella dell’anno. Non un giorno qualsiasi e, anche se oggi per ragioni sanitarie siamo costretti a non festeggiare fisicamente, non può essere dimenticato, snaturato o abbinato ad altro!
Viva la Resistenza!
Viva la Repubblica e la sua Costituzione!

Costanza Arbeja “Nini”
Partigiana combattente
Presidente Onoraria dell’Associazione Culturale Stella Alpina"

 


 

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