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estetista

NOVARA - 30-04-2020 -- Riceviamo e pubblichiamo

la lettera di un gruppo di estetiste di Caltignaga con la quale chiedono al presidente del consiglio, Giuseppe Conte, di far ripartire al più presto anche il loro settore, con tutte le precauzioni del caso. Ecco il testo:


"Egr. dott. Giuseppe Conte
Sono un ESTETISTA.
Sono un ARTIGIANA, che crea lavoro, produce benessere e rispetta le regole.
Sono una PROFESSIONISTA, che con disciplina e rigore, mette la sicurezza sopra ogni cosa.
Comprendo che mettere d’accordo un Italia intera, con esigenze, richieste e pretese, sia gravoso ed estremamente impegnativo.
Avere a cuore la salute del Paese e di chi ci vive, è lodevole ed encomiabile, le dà onore.
Ha il mio pieno sostegno, perché chi vuole la sicurezza e la salute, merita la mia stima.
Entrambi vogliamo offrire sicurezza e garantire a chi si affida a noi, le migliori condizioni possibili.
Nel mio mestiere avere cura dei particolari, usare attenzione, ed evitare qualsiasi rischio, è fondamentale.
Proprio per questo, vista la peculiarità del lavoro che svolgo, desidero portare a sua conoscenza che nella mia attività sono estremamente responsabile, attenta e ligia nell’eseguire tutte le normative igienico sanitarie, utilizzando la massima diligenza con i migliori ausili a disposizione.
Nel mio centro, l’igiene e la sicurezza sono ai massimi livelli, perché utilizziamo gli standard più evoluti, suggeriti da esperti qualificati, per esempio:  Appuntamenti con 1 sola pax per volta; Utilizzo di dispositivi di protezione usa e getta: guanti, mascherina, occhiali, gel igienizzante;  Sterilizzazione strumenti, con il protocollo di sterilizzazione dell’autoclave medicale.;  Igienizzazione delle persone e Sanificazione degli ambienti;  Raccolta differenziata materiali usati 
Questo e altro ancora, mettendo sempre dinnanzi ad ogni cosa che faccio, “scienza e coscienza”. 


Gent.le Giuseppe, mi consenta di usare il suo nome,
 Lei sa, che con il suo decreto, ha sanzionato la morte civile di oltre 263mila addetti (nello specifico 35.000 centri di estetica e 95.000 acconciatori) e legittimato così, il lavoro nero e l’abusivismo?!
Io voglio evitare di diventare un ABUSIVA, non voglio lavorare in nero, non voglio evadere il fisco perché sono un’imprenditrice che dà lavoro. Sono una donna che ha avviato un’attività artigianale nonostante mille difficoltà. Sono un ESTETISTA professionista, attenta e scrupolosa, che vuole lavorare per garantire il mio contributo al paese, per cui sono a farle una richiesta: 
venga nel mio centro, venga a toccare con mano la qualità di quanto le ho spiegato, venga a vedere con i suoi occhi il livello di sicurezza che attuiamo. Sono certa che comprenderà che le ESTETISTE sono, tra le categorie, quella più rispettosa delle normative igienico-sanitarie, la categoria che vuole aiutare il paese ad iniziare la “fase due” da lei indicata, per far partire subito, adesso, la nostra amata Italia. 
L’aspetto oggi stesso, perché tengo in estrema considerazione il suo giudizio e la sua valutazione in merito a quanto ho scritto e dichiarato".

 

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