
NOVARA - 07-05-2020 -- In questi giorni
si parla del Crimedim, il Centro accademico dell'Università del Piemonte Orientale, perchè il vicepresidente della Commissione Sanità ne ha chiesto il coinvolgimento da parte dell'Unità di Crisi della Regione Piemonte per l'emergenza covid-19.
Ma il Crimedim, da anni ormai, svolge attività di ricerca, istruzione e formazione nel campo della medicina delle catastrofi e della salute umanitaria. E' impegnato a promuovere progetti di ricerca innovativi e a promuovere programmi di apprendimento e formazione utilizzando tecnologie all'avanguardia per migliorare la resilienza dei sistemi sanitari in caso di emergenza, catastrofi e crisi umanitarie. Come si legge sul sito del Centro, lo stesso "lavora per migliorare la resilienza dei sistemi sanitari in situazioni di emergenza, catastrofi e crisi umanitarie attraverso l'aumento delle conoscenze, delle competenze e delle attitudini degli operatori sanitari sulla base di prove scientifiche ed esperienza sul campo a livello locale, nazionale e internazionale". Fra gli obiettivi: "cooperare con diverse istituzioni, università, agenzie pubbliche e private, organizzazioni governative e non governative per migliorare la resilienza dei sistemi sanitari. Promuovere e coordinare progetti di ricerca in materia di educazione alle catastrofi, medicina delle catastrofi e salute umanitaria". Ogni anno, inoltre, organizza un Master in medicina dei Disastri al quale partecipano numerosi stranieri, master che , da diverso tempo, culimina con una maxi esercitazione in collaborazione con l'Esercito.
Nel video, le immagini di un'esercitazione di alcuni anni fa.


