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PIEMONTE- 14-12-2020-- C'è soddisfazione nellasquadra degli assessori della Lega im Piemonte  Vittoria Poggio, con la delega a Cultura e Commercio, quello allo Sport Fabrizio Ricca e al vicepresidente con delega alla Montagna Fabio Carosso pe l primo atto del Bonus Montagna

“Dopo le decine di milioni di euro assicurati a migliaia di imprese dal piano “Riparti Piemonte” della scorsa primavera - dichiara il presidente del gruppo Lega Salvini Piemonte Alberto Preioni - la nostra Regione ora corre in aiuto delle nostre montagne ormai stremate dalle conseguenze della pandemia e dalle scelte di un governo che ha ancora una volta ignorato le legittime richieste di un comparto che impiega decine di migliaia di addetti. Il bonus fino a 2mila euro destinato ai maestri di sci, impossibilitati a lavorare dopo che Conte ha decretato la chiusura di tutti gli impianti, è solo il primo tassello di un più ampio Bonus Montagna. Le prime somme arriveranno già a gennaio, ma nei prossimi giorni nuovi stanziamenti saranno approvati a favore, tra gli altri, di bar, ristoranti, agenzie di viaggio, stazioni sciistiche, bus turistici, noleggi e vendite di attrezzature sportive: tutte le attività che Conte ha escluso dal mercato del lavoro con i propri decreti. La dimostrazione che se il Governo lascia soli interi settori della nostra economia è il Piemonte a correre ancora una volta in loro aiuto con interventi concreti e soldi veri. Un grande risultato ottenuto grazie al lavoro di squadra degli assessori della Lega: Vittoria Poggio, con la delega a Cultura e Commercio, quello allo Sport Fabrizio Ricca e al vicepresidente con delega alla Montagna Fabio Carosso. A loro va il ringraziamento di tutto il gruppo Lega Salvini Piemonte”.

“Il Piemonte è la prima Regione dell’arco alpino a riconoscere in modo concreto un ristoro a chi svolge una delle professioni più conosciute legate alla montagna - aggiunge il consigliere del gruppo Lega Salvini Piemonte Valter Marin -. Per molti, quella del maestro di sci è l’unica attività lavorativa che serve da sostegno economico per l’intero anno. Già la chiusura degli impianti a marzo aveva creato loro non poche difficoltà e ora, con lo stop fino al 9 gennaio, la situazione è ancora più grave. Questo bonus è la risposta più corretta e dignitosa che la Regione potesse offrire ai lavoratori di uno dei principali rami dell’industria del turismo piemontese”.

 

 

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