CUREGGIO - 26-01-2021-- Il Giorno della Memoria 2021 verrà celebrato a Cureggio tramite un incontro con Antonio Ferrara, autore del libro “La guerra di Becky. L’Olocausto del lago Maggiore”, edito da Le rane Interlinea.
L’evento, che sarà mercoledì 27 gennaio alle ore 10:15, nasce dalla collaborazione tra Comune di Cureggio, scuola primaria di Cureggio (classi IV e V dell’Istituto comprensivo Borgomanero 1), la casa editrice Le rane Interlinea di Novara, Fondazione Marazza e Sistema Bibliotecario Medio Novarese.
Il libro di Antonio Ferrara è ambientato nel 1943, quando, per sfuggire ai bombardamenti su Milano, Becky e la sua famiglia si trasferiscono a Meina, sul lago Maggiore. La piccola Becky fa amicizia con gli altri ragazzi rifugiati lì. Proprio quando il peggio sembra essere passato e la radio annuncia l’armistizio, un gruppo di soldati nazisti prende possesso dell’albergo, imprigionando Becky, la sua famiglia e gli altri ebrei in una stanza. È l’inizio di una tragedia che segnerà per sempre il lago Maggiore: la prima strage di ebrei in Italia.
Qui un breve estratto dal libro
“Stamattina sono arrivati i soldati tedeschi, senza preavviso, e hanno circondato l’albergo. Poco dopo hanno bussato alla porta della camera di mamma e papà: era un comandante, che veniva a parlarci con un interprete.
«Lei è il proprietario dell’albergo?» ha chiesto a mio padre.
«Sì», ha risposto lui.
«Lei è ebreo e ha dato ospitalità a degli ebrei, nemici della Germania. Da questo momento niente più le appartiene».
Ora siamo prigionieri. Nessuno di noi può uscire all’aperto. Il mio cagnolino è rimasto chiuso fuori, ogni tanto lo sento piangere. I tedeschi hanno occupato l’albergo e hanno rinchiuso tutti noi ebrei nella camera 420. Stiamo stretti, tutti in una sola stanza. Ci manca l’aria e lo spazio.
Ho paura. Perché fanno così? Non è finita la guerra? Cosa vogliono da noi?
Una signora piange, suo marito la abbraccia.
Qualcuno legge per distrarsi.
Un bambino piccolo chiama sua madre.
Un altro bambino disegna su un foglio un soldato con la bocca gigantesca, piena di denti”.
Nicole Pastore
