NOVARESE- 01-04-2021-- Il Congresso della Condotta Slow Food delle Colline Novaresi, nei giorni scorsi, ha visto la conferma compatta del Comitato di Condotta uscente. Nell'incontro online sono stati rieletti dieci soci all’interno del direttivo, sede di Slow Food nella zona delle Colline Novaresi: Stefano Barbaglia, Massimo Carlotto, Giorgio Fontaneto, Tiziana Gemelli, Carlo Masseroni, Damiano Pelosi, Luca Platini, Luigi Platini, Eraldo Teruggi, Massimo Zanetta. Successivamente Luca Platini è stato confermato fiduciario, Massimo Carlotto segretario e Damiano Pelosi tesoriere.
L’associazione era chiamata anche a enunciare il programma per il quadriennio 2021-2025: nel segno della continuità si opererà sul territorio per diffondere e mettere in pratica i valori e la filosofia di Slow Food.
“Continueremo a sostenere con grande convinzione il presidio Slow Food della Cipolla Bionda di Cureggio e Fontaneto – afferma Platini – Cercheremo di favorire l’incontro e l’unione di soggetti molto vicini alla nostra filosofia, pronti a impegnarsi per il bene comune con progettualità da mettere in campo sul territorio e accompagnandoli, eventualmente, nel percorso che porta alla creazione di Comunità Slow Food.”
Il gruppo si impegnerà per difendere la diversità biologica e culturale, sviluppare le filiere locali e virtuose del cibo, proporre iniziative di educazione rivolte verso adulti e ragazzi, sostenere le cause dell’associazione, coinvolgere e dialogare con le istituzioni pubbliche e il settore privato, promuovere la sostenibilità ambientale, economica e sociale, l’educazione alimentare come strumento di conoscenza e di sensibilizzazione verso stili di vita equilibrati e responsabili.
“Ci impegneremo - conclude Platini - per fare rete con i ristoratori impegnati nella promozione dei prodotti del territorio, con i piccoli produttori che lavorano con passione, cercheremo di favorire e incoraggiare l’accorciamento della filiera. Di fronte abbiamo sfide difficili, ne siamo consapevoli, cercheremo di superarle facendo rete, perché insieme ce la potremo fare soltanto facendo sistema, tutelando la biodiversità e difendendo l’ambiente a partire dal nostro territorio unico al mondo.”


