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BORGOMANERO - 14-05-2021 -- Presentata venerdì 14 maggio, presso la sede del Palazzo Comunale la nuova convenzione tra il Comune di Borgomanero e l’Associazione gruppo per la civiltà agricola locale, che opera all’interno di “Palazzo Bono”. Presenti il Sindaco Sergio Bossi, gli assessori Francesco Valsesia ed Elisa Zanetta e i rappresentanti del Museo della Civiltà Agricola “La Manera” di Santa Cristina.

L’Associazione Gruppo per la Civiltà Agricola locale è operativa dal 1992, da quando ha iniziato a raccogliere materiali storici legati all’attività rurale e contadina, attività principale per secoli nella zona di Borgomanero. Negli anni l’associazione ha svolto un grande lavoro di raccolta di reperti, arrivando poi a costituire il museo: un luogo aperto ai turisti per le visite, ma anche ricco di iniziative e attività di vario genere per le scuole.
Con questo nuovo accordo con il Comune di Borgomanero si ridefiniscono le modalità e il coordinamento di tutte le attività museali e didattico-culturali, per valorizzare così lo sviluppo della cultura, del suo patrimonio e del territorio.
Come spiega l’assessore Francesco Valsesia: «L’attività del museo doveva avere un riconoscimento ulteriore, dato che gestiscono un servizio per l’intera comunità. Con l’inserimento in una convenzione si andrà a creare una sinergia maggiore e si potranno delineare al meglio le attività. Questa è stata la base di partenza che ha portato poi la giunta a pensare anche a una convenzione, ragionando sul futuro, per arrivare a definire meglio quello che potrà essere l’attività del museo di Santa Cristina. La convenzione è già stata presentata, ed è un passaggio dell’iter per creare una fondazione».
La nuova convenzione sarà quindi un accordo “ponte”, volto a rafforzare la promozione del patrimonio storico e artistico, per poi arrivare a costituire anche una Fondazione attraverso la quale garantire continuità alle attività e un’azione condivisa efficace.  

Bruno Valloggia, presidente Associazione “Gruppo per la Civiltà Agricola locale” di Santa Cristina, ha raccontato inoltre una parte della storia del Museo “La Manera”: «La svolta definitiva nella storia del Museo è avvenuta nel 2015 con la ristrutturazione. Anche il modo di accedere al museo è cambiato in questi anni: prima era un’esposizione di una volta al mese, aperta al pubblico. Col tempo abbiamo iniziato a fare delle visite guidate con persone qualificate, per le scuole non solo di Borgomanero, ma di tutto il territorio. Ultimamente abbiamo fatto un ulteriore passo avanti: dei laboratori, grazie anche a un accordo con Fondazione Marazza». Tutte attività che sono state interrotte a causa della pandemia e delle problematiche nella parte di Palazzo Bono che ospitava la Scuola Materna, edificio oggi diventato un centro di interesse. «Palazzo Bono» continua Bruno Valloggia «ha una storia e merita di essere studiato e fatto conoscere ai borgomaneresi. Per questo è una svolta importantissima: dobbiamo far diventare questo museo un sito di Borgomanero».

Riguardo a Palazzo Bono si è espressa anche l’assessore Elisa Zanetta, sottolineando come l’edificio sia un bene della comunità culturale di grande importanza. Oggi sono in corso i lavori di consolidamento, in attesa dei fondi necessari per realizzare anche i progetti di restauro.

 

Nicole Pastore

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