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smettere fumare sigaretta

NOVARA- 21-06-2021-- L’Azienda sanitaria di Novara ricorda a chi desidera smettere di fumare la possibilità di rivolgersi al centro contro il tabagismo, attivo al Dipartimento delle dipendenze patologiche. Una via per uscire dalla dipendenza da nicotina supportati da un aiuto sia farmacologico che psicologico, erogato da personale opportunamente formato

Il Centro è articolato in tre sedi: Novara, Borgomanero e Arona, al fine di agevolare gli utenti nel raggiungimento della sede più vicina. Possono accedervi tutti i residenti della provincia, previo appuntamento telefonico. Il servizio è gratuito e non sarà nemmeno necessaria l’impegnativa del medico curante.

Tutti i recapiti, indirizzi e informazioni sul Centro sono disponibili sul sito dell’ASL NO digitando: smettere di fumare o centro antifumo.

Il tabacco è nocivo in ogni sua forma e la nicotina determina in breve tempo una forte dipendenza fisica. L’unica vera soluzione al problema della dipendenza da tabacco e dei suoi derivati è cessare completamente di consumarlo o non iniziare ad usarlo, per guadagnare in salute e risparmiare in denaro.

“La nicotina è generalmente conosciuta come la responsabile della dipendenza fisica da tabacco. Pochi sanno che, oltre ad esercitare numerosi effetti negativi sul nostro organismo (in particolare sul cuore, sui vasi sanguigni e sul metabolismo), predispone anche ad altre forme gravi di dipendenza – afferma Giovanni Pistone, Medico Responsabile Centro di disassuefazione tabagica dell’Asl NO – E’ stato cioè dimostrato che, in soggetti fumatori predisposti, la contemporanea presenza di più dipendenze (o abusi) non è solo una coincidenza od un fatto legato al comportamento, ma è un fenomeno  con precisi e dimostrati fondamenti neurochimici legati all’azione della nicotina. Essa quindi può favorire l’abuso o la dipendenza da alcool, cannabis e/o cocaina, moltiplicando i rischi per la salute di coloro che la sviluppano”.

È stimato che l’80% dei fumatori i quali (pur motivati) provano a smettere da soli, ricade nel giro di sei mesi, così come è evidente che l’uso di farmaci a base di nicotina col meccanismo del fai-da-te molto spesso non è efficace e costituisce solo un inutile spesa oltre che un rischio per la salute.
E’ dimostrato, inoltre che i prodotti del cosiddetto fumo alternativo, cioè le sigarette elettroniche ed il tabacco riscaldato, non sono innocui ed hanno anch’essi un certo grado di dannosità, anche se sembra che esercitino un danno inferiore rispetto ai prodotti tradizionali del tabacco. Inoltre, l’uso di tali prodotti non risolve il problema della dipendenza ed espone i consumatori al rischio di un uso duale (cioè di sigarette tradizionali alternate a questi prodotti) oppure a vere e proprie ricadute nell’uso del tabacco tradizionale, perché di fatto questi fumatori non hanno compiuto nessun intervento, fisico e/o psicologico, per guarire dalla loro dipendenza: l’hanno solo aggirata, continuando a praticarla con i rischi ad essa connessi.

“Da un anno e mezzo stiamo combattendo contro un terribile virus (SARS-CoV-2) che, entrando nel nostro corpo prevalentemente attraverso le vie respiratorie, provoca la Covid-19 con tutte le conseguenze che purtroppo ben conosciamo – continua Pistone – Evitare il fumo di tabacco ci protegge dal virus perchè le difese immunitarie sono più forti e le nostre vie respiratorie sono più sane.  Questo vale anche per il fumo passivo, cioè quel fumo che viene respirato da soggetti che non fumano attivamente ma che per diverse ragioni sono a contatto diretto e prolungato con fumatori (esempio figli piccoli e adolescenti, parenti, amici, colleghi di lavoro etc.) e che sperimentano gli stessi effetti negativi sulla loro salute”.

 

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