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Borgomanero patronale 2021

BORGOMANERO- 25-08-2021-- La città di Borgomanero in festa per il suo Patrono. Ieri, 24 agosto, le celebrazioni sono iniziate con una fiaccolata partita dal monte Tagliaferro per arrivare a Borgomanero alle 17.30, prima della celebrazione della messa in piazza Martiri. Nella celebrazione, a ricordo dei 300 anni dalla collocazione della statua dell’Immacolata che domina al centro della piazza, un momento di raccoglimento è stato dedicato ai tutti i morti per Covid.
Al microfono si sono alternati, lo storico Alfredo Papale e il Sindaco Sergio Bossi. La funzione è stata presieduta da don Ezio Caretti.

 

Il discorso del sindaco:

“Consentitemi in primo luogo di ringraziare il nostro Prevosto Don Piero, e tutti coloro che hanno collaborato, consentito e predisposto questo momento centrale della Festa Patronale unitamente al terzo centenario della Madonna in piazza. Non vi nascono la mia emozione e felicità nell’essere qui, oggi, in occasione dei festeggiamenti di San Bartolomeo a rendere omaggio, da un lato, al nostro Santo Patrono e, dall’altro, a commemorare i trecento anni dalla posa della Statua di Maria al centro di questa piazza, nel cuore della nostra Città.
L’arrivo della fiaccola e del gonfalone cittadino dal monte Tagliaferro, in questa occasione, rappresenta un momento particolarmente significativo. In quel luogo, infatti, a 2.964 metri si trova una copia bronzea di dimensioni minori della statua della nostra Madonna. Sessantatré anni fa, l’allora Monsignor Pastore, ebbe l’intuizione di portare lassù un simbolo di Borgomanero che continua a brillare tra terra e cielo. L’iniziativa di rendere omaggio alla nostra Madonna con il cammino condiviso di fiaccola e Gonfalone del Tagliaferro a Borgomanero, raffigura un viaggio di comunità e di unità sociale. La luce della fiaccola è luce di speranza per ciascuno di noi, sotto l’immagine della Immacolata. L’insegna comunale è simbolo di appartenenza e di comunità. La pandemia ha dimostrato, e sta dimostrando, che è impossibile andare avanti senza alcuna fiducia o prospettiva, ma soprattutto che è impossibile farlo da soli. Il virus ci ha insegnato che è necessario essere solidali, che è importante sostenersi reciprocamente sempre, ma ancor di più nei momenti difficili come questo che stiamo attraversando. Sono orgoglioso di essere Sindaco di questa Città e di tutte le realtà in essa presenti. Realtà che hanno e continuano a collaborare ad affrontare questa emergenza: un grazie agli operatori sanitari, alla Protezione Civile, alle Forze dell’Ordine, alla Croce Rossa, ai Vigili del Fuoco, alla Polizia Locale, l’Unità di Coordinamento Comunale, alle Associazioni, Alpini, Club Alpino Italiano, Auser, e ad ogni loro singolo componente che ha donato tempo e impegno per stare al fianco dei nostri cittadini nei momenti più bui dell’emergenza.  Un ringraziamento va anche a coloro che si sono impegnati per la Comunità nella la gestione di questa emergenza.
Ricordare con le celebrazioni gli Anziani nel cortile dell’Opera Pia Curti; chi ci ha lasciato ucciso dal virus nel cimitero; all’ospedale, campo di battaglia per mesi, ci sembra un atto di solidarietà e di vicinanza altamente significativo. Voglio condividere le parole di un giornalista locale che ha scritto: Una festa patronale per fare memoria e riprendere il cammino, insieme, come comunità, sotto lo sguardo di Maria, da trecento anni venerata come la Madonna in piazza”.

 

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